Monumento a Giuseppe Parini



 

      Monumento a Giuseppe Parini

      Data: 26 novembre 1899 inaugurazione

      Autore: Luigi Secchi (1853 – 1921) e Luca Beltrami (1854-1933)

      Epigrafe: GIUSEPPE – PARINI – MDCCXXIX - MDCCXCIX

      Tipologia: statua in bronzo (altezza 4.00 m); piedistallo in pietra di Botticino (altezza 6.50 m); esedra in Serizzo, 
      balaustra semicircolare in ferro

      Ubicazione: piazza Cordusio

      Stato conservativo: discreto

      Interventi e Restauri: 1964 ricollocazione in piazza Cordusio, 1987 restauro

 

Inquadramento del monumento
 

Il monumento a Giuseppe Parini, collocato in una posizione centrale rispetto a via Dante, completa e meglio definisce la soluzione progettuale della piazza ottocentesca. Infatti, l’attuale piazza Cordusio conserva l’impianto ellittico previsto da Luca Beltrami, che raccogliendo le sei radiali di via Broletto, via Tommaso Grossi, via dei Mercanti, via degli Orefici e via Cordusio, le conclude in una compenetrazione circolare. Nella sistemazione della piazza degli anni sessanta non è stata riproposta l’ambientazione presvista dal Beltrami, per il quale era di fondamentale importanza che il monumento, qualsiasi monumento, fosse inserito in un ambiente raccolto e favorevole alla meditazione.
Il monumento è formato da una esedra di forma ellittica e da un piedistallo che sorregge la statua di Giuseppe Parini.
Una balaustra in ferro delimita anteriormente l’esedra, posta a zoccolatura dell’opera, includendo una pavimentazione in tessere musive.
Il piedistallo porta incise due iscrizioni del poeta Gaetano Negri: la prima “PER INIZIATIVA DI CITTADINI / DI INSEGNANTI E SCOLARI/ DI OGNI PARTE D’ITALIA/ E’ SORTO/ QUESTO MONUMENTO/ AL GRANDE POETA LOMBARDO/ FLAGELLATORE DI UNA ETA’ CORROTTA/ MAESTRO/ DI VIRTU’ E DI SAPIENZA/ FINCHE’ DURI LA PATRIA/ E IL CIVILE CONSORZIO”, mentre la seconda recita “A QUESTO MONUMENTO / ASSEGNAVA IN MORTE/ UNA SOMMA COSPICUA/ GIUSEPPE ROBECCHI/ SENATORE DEL REGNO/ INSIGNE PER SENNO E PER VALORE/ DESIDEROSO/ CHE I SUOI CONCITTADINI/ DALLA IMMAGINE DEL GRANDE POETA/ TRAESSERO ECCITAMENTO/ A GENEROSITI PROPOSITI/ AD OPERE GREGGE/”.
La statua alta circa quattro metri, domina Piazza Cordusio, sottolineando attraverso l’esedra la sua forma ellittica.
Al momento della mappatura del degrado, il basamento ad esedra in Serizzo presentava incrostazioni diffuse su tutte le superfici, accentuate dalla costante sosta di piccioni all’interno dell’area delimitata dalla balaustra.
La maggior parte delle stuccature tra i giunti dei conci risultavano in fase di distacco e mancanti. Le principali superfici dei materiali lapidei costituenti la zoccolatura del monumento erano ricoperte da una pellicola di vernice a più strati, probabilmente applicata per nascondere graffiti accumulatisi nel tempo. Il piedistallo, realizzato in Botticino, presentava un'alterazione cromatica diffusa che induceva ad ipotizzare la presenza di un precedente trattamento del materiale. Erano presenti poche croste nere e di consistenza scarsa localizzate nelle decorazioni a bassorilievo .
La statua bronzea presentava diffusi fenomeni di corrosione/ossidazione, incrostazione e macchie di guano ed ossido di ferro. La ringhiera in ferro si presentava con depositi superficiali diffusi e fenomeni di corrosione / ossidazione localizzati.
Il pavimento in tessere musive di marmo di carrara, botticino e Rosso di Verona presentava un deposito superficiale piuttosto coerente e la mancanza di alcune tessere e di stuccature di giunti.

 

Principali vicende storiche, da bibliografia

26 novembre 1899              

“Inaugurato il 26 Novembre 1899, il monumento a Giuseppe Parini si erge in piazza Cordusio, autentico ganglio del centro milanese […]”. (Ogliari, 1982, pag. 84).

“L’inaugurazione avvenne il 26 novembre 1899 e la cerimonia in piazza fu, per imposizione delle Autorità, silenziosa […].” (Rossi in Petrantoni, 1997, pag. 236).

1960

“Quando nel 1960 il monumento venne rimosso per i lavori della Metropolitana, ancora si rinnovarono le ipotesi di variare la destinazione finale dell’opera […]. Gli interventi della stampa cittadina […] fecero prevalere la tesi di riproporre il monumento al Cordusio, anche se con spazi decorativi ridotti.” (Rossi in Petrantoni, 1997, pag. 236)

1987

Ultimo restauro del monumento.