Monumento a Carlo Cattaneo



 

      Monumento a Carlo Cattaneo in via S. Margherita

      Data: 1900

      Committenza: Massoneria

      Autore: Ettore Ferrari (1849 – 1929)

      Epigrafe: MILANO – A CARLO CATTANEO - MCM

      Tipologia: statua in bronzo (altezza 3.60 m); piedistallo e medaglioni in calcare grigio (altezza 3.64 m);
due bassorilievi  in bronzo; zoccolo in granito di Baveno (0.80 m)

      Ubicazione: via S. Margherita:

      Stato conservativo: Discreto

      Restauri: 1990

 
Inquadramento del monumento 

Il monumento a Carlo Cattaneo, scrittore e fondatore de "Il Politecnico" nonché figura dominante delle lotte durante le Cinque Giornate di Milano, è situato nello slargo di via S. Margherita, ove confluiscono le direttrici che arrivano a nord da Piazza della Scala, ad est da Piazza Duomo, a sud da via Mengoni e ad ovest da via Tommaso Grossi (prosecuzione della Galleria Vittorio Emanuele II che passando per il monumento conduce in Piazza Cordusio).
Il monumento, incastonato in una aiuola, è costituito da un piedistallo su cui si innalza la statua di Carlo Cattaneo. 
La scultura è circondata da una bassa cancellata in ferro sorretta da piastrini, montanti e motivi a losanga che ne scandiscono i moduli.
Il piedistallo della statua si articola in differenti parti. Vi è un primo basamento architettonicamente molto semplice, che sorregge il piedistallo vero e proprio. Il fregio è decorato con un disegno a motivi geometrico-floreale. Sul lato principale della statua è collocata in posizione centrale un'iscrizione in rilievo recante la seguente epigrafe: MILANO / A CARLO CATTANEO / MCM. La dedica rimane incorniciata da elementi floreali e da una sorta di timpano a linea spezzata, alla cui base è collocata una corona bronzea. Al termine del primo basamento vi è una seconda base che crea l'appoggio per l'alto dado.
Sui quattro lati del dado sono collocate due targhe in bronzo (sul fronte e sul retro della statua) e due medaglioni circolari in pietra.
Le targhe in bronzo rappresentano il rifiuto di Carlo Cattaneo all'armistizio proposto dal generale Radetzky durante le Cinque Giornate di Milano e l'allegoria della Libertà, mentre le figure nei medaglioni in pietra indicano la Sapienza, rappresentata con il libro, e il Pensiero, rappresentato con l'Aquila. Tutti i lati del dado sono poi decorati con motivi a palma e con corone di fiori. Il piedistallo termina con una cimasa aggettante su cui insiste la base della statua bronzea. La statua è alta 3,60 metri e "rappresenta Carlo Cattaneo in piedi con la testa eretta e lo sguardo in avanti, appoggiato su un pezzo di muro diroccato alla cui base si trova l'aquila bicipite (emblema della casa d'Austria); nella mano tiene un libro mentre con la sinistra regge il lembo di un ampio mantello; a tracolla la fascia del governo provvisorio”.
I materiali lapidei che costituiscono il basamento ed il soprastante piedistallo sono rispettivamente granito rosa di Baveno e calcare grigio, mentre la statua sovrastante è in bronzo. 
Al momento della mappatura del degrado, lo stato di conservazione del materiale lapideo complessivamente risultava discreto. In particolare sul basamento si riscontravano depositi superficiali incoerenti, mentre la roccia carbonatica aveva subito forti alterazioni cromatiche, con presenza di diffusa patina biologica e macchie verdi rame, causate dai percolamenti dei prodotti derivanti dalla statua e dalle formelle in bronzo.
Solamente in alcune zone, particolarmente riparate, si riscontravano croste nere.
La statua era interessata da fenomeni diffusi di corrosione e ossidazione, da incrostazioni e macchie di ossidi di ferro. 
Soprattutto lungo le superfici particolarmente lisce si rilevavano segni di colature. Il guano era particolarmente presente sulle parti superiori della scultura: testa, spalle e avambracci, mentre sul materiale lapideo tendeva a depositarsi lungo le zone delle modanature maggiormente esposte ed aggettanti.
Il materiale ferroso della cancellata non presenta fenomeni corrosivi avanzati, ma si rilevano punti di attacco di ossidi di ferro che distaccano gli strati di vernice protettiva applicati.

 Principali vicende storiche, da bibliografia

Dopo il 1896                             

“L’esecuzione dell’opera venne affidata per via diretta allo scultore Ettore Ferrari […].” (Rossi in Petrantoni, 1997, pag. 236).

1900

“L’opera fu ultimata nel 1900 come indica la data incisa accanto all’iscrizione dedicatoria […].” (Rossi in Petrantoni, 1997, pag. 236).

23 giugno 1901

“L’inaugurazione avvenne il 23 giugno 1901, nel centenario della nascita di Cattaneo […].” (Rossi in Petrantoni, 1997, pag. 236).

1907

Ricollocazione della “corona bronzea recante la dedica: A CARLO CATTANEO / LA MASSONERIA ITALIANA […] precedentemente trafugata e ridotta in frantumi […]”.(Rossi in Petrantoni, 1997, pag. 236).

1990

Ultimo restauro del monumento